mercoledì 23 agosto 2017

UNA VITA VISSUTA KAOTICAMENTE


UNA VITA VISSUTA KAOTICAMENTE

Un bel giorno, durante il servizio militare, mentre curiosavo nello spaccio della caserma, venni attirato dalla copertina di una rivista, questa:

 

come ci fosse arrivata non lo so, so solo che la comprai, al posto di altre con le donnine nude all’interno. Se non si vedeva che ero un proto nerd da questo…

Sfogliandolo mi si aprii un mondo: Warhammer, il gioco di ruolo di Ken il guerriero, Vampiri

C’era un articolo con le regole opzionali per la balestra per Advanced Dungeons & Dragons, un’avventura per Ken il guerriero GDR, e poi ancora un generatore casuale di avventure, recensioni di giochi (GDR e no), supplementi, libri, miniature…

Una volta tornato a casa iniziai a collezionarli e, in breve divenne il mio punto di riferimento nerd.

Eravamo in un epoca in cui internet non c’era, e recuperare notizie su giochi, fantasy, fantascienza e altro non era per niente facile. Kaos rappresentava un faro nel buio (okay, forse è un po’ troppo smielato, però non è così per tutti i ricordi?)

 
Nei primi numeri erano presenti, a puntate, delle storie a fumetti che spaziavano dal fantasy classico alla fantascienza, abitudine che poi venne abbandonata in favore di molti più articoli e interviste, come quelle a “mostri sacri” come il mitico Gary Gygax (per i pochi che non lo sapessero il co-autore di Dungeons and Dragons insieme a Dave Arneson).

Mi ricordo, inoltre, l’angolo della posta con l’orchetto Urgh, la pagina demenziale con gli articoli di KAoSINO, gli allegati con i regolamenti per il GDR di Ken e Nausicaa e di GiocAreA, le liste delle carte di Magic, i numeri speciali con i reportage da Lucca Comics & games e la Gencon a Lake Geneva…

Quanti ricordi, quanti ricordi… (lacrimuccia)

(soffiata di naso nel fazzoletto)

L’avventura di Kaos durò più di 10 anni per concludersi nel 2002, per un totale di 75 numeri. Nel frattempo si era trasformata in Power Kaos, dando più spazio ai videogiochi e con una impaginazione più moderna. L’ultimo numero cartaceo uscì con una copertina totalmente nera che vedete qui a fianco, ma questo non significò la fine dei giochi.

Power kaos risorse, stile fenice, come sito ribattezzato Kaos Online che era, in realtà, già attivo da un po’ ma che divenne, infine l’unica incarnazione.

Il sito chiuse nel 2011, lasciando un po’ l’amaro in bocca a chi, come me, ci era praticamente cresciuto insieme (altra lacrimuccia).

Non fu di certo l’unica rivista di giochi che usciva in quel momento ma fu di sicuro una delle più longeve e, come si suol dire, il primo amore non si scorda mai.

Alla prossima.



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